Amaval Audio

Monaco Hi End 2025

Monaco Hi End 2025

Galleria

Quest'anno ho avuto il piacere di visitare, per la prima volta, la fiera Hi-End di Monaco, che celebra la sua ultima edizione prima del trasferimento a Vienna previsto per l'anno prossimo. È stata, inoltre, un'ottima occasione per esplorare Monaco di Baviera, una città del sud della Germania che non avevo mai avuto modo di conoscere.

Sony walkman wm-d6


Con il passare degli anni, l'entusiasmo per l'Hi-Fi tende naturalmente a diminuire, tuttavia rimane un hobby affascinante, da coltivare con passione e, soprattutto, da apprezzare nell'ascolto.

Ricordo ancora i miei primi passi nel mondo dell'alta fedeltà, quando partecipai a una delle prime edizioni del Top Audio, ospitata a Milano presso l'hotel Quark. All'epoca, il mio impianto Hi-Fi era piuttosto modesto, tanto che definirlo tale sarebbe stato un eufemismo. Ciononostante, i primi ascolti mi lasciarono letteralmente senza parole.

Oggi, dopo tanti anni, probabilmente mi sono abituato al suono riprodotto da questi sistemi, e l'effetto di sorpresa non è più quello di un tempo.

Mi è dispiaciuto non avere avuto l'opportunità di ascoltare gli impianti di Dan D'Agostino e Burmester, ma l'idea di dover attendere a lungo in fila, rispettando orari prestabiliti per accedere alle sale d'ascolto, non è nelle mie corde. Mi sono dunque limitato ad osservarli da vicino, senza poterli ascoltare. Ho trascorso la mezza giornata di domenica alla fiera, dalle 10:00 alle 14:00, ma, tra le varie dimostrazioni, nulla mi è parso particolarmente straordinario.

All'ultima edizione della fiera di Milano, ospitata presso l'hotel Melià, il suono Goldmund mi aveva profondamente impressionato, motivo per cui ho voluto cercarlo anche stavolta. Tuttavia, l'impressione non è stata la medesima: il suono, seppur eccellente, non ha avuto su di me lo stesso impatto.

L'Hi-Fi rimane comunque un mondo fortemente soggettivo e potrebbe darsi che il mio stato d'animo, in quel momento, non fosse quello ideale per apprezzarlo appieno.

Per quanto riguarda le musiche scelte per le dimostrazioni, ormai vi ho fatto l'abitudine: lo stile e il genere risultano sempre simili. Di norma, si tratta di una voce—indubbiamente bella—accompagnata da pochi strumenti, che, a lungo andare, tendono a rendere l'ascolto monotono.

Non mi considero un esperto di musica, ma ritengo che un buon impianto Hi-Fi debba invitare ad accomodarsi, ad ascoltare con piacere e a lasciarsi trasportare dalle emozioni. Le tracce selezionate per le dimostrazioni, per quanto impeccabili dal punto di vista tecnico, sembrano perseguire unicamente l'obiettivo di esaltare le caratteristiche del sistema, trascurando l'aspetto più coinvolgente dell'esperienza sonora. Dopo un certo tempo, questo genere tende a risultare ripetitivo.

Monaco Hi End 2025